11/9, l'America si ferma per le sue vittime Obama: "Guerra ad Al Qaeda, non all'Islam&q

Obama rassicura la popolazione: "Senza Bin Laden Al Qaeda morirà". Intanto si scatena la querelle per il ritardo sulla ricostruzione

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    Massima allerta negli Usa per l'anniversario degli attentati dell'11 settembre. La Casa Bianca informa come l'amministrazione Obama ha rafforzato le misure di sicurezza in tutti gli Stati Uniti e all'estero per prevenire ogni possibilità di attacco verso obiettivi americani. Ma quello del 2012 sarà ricordato come l'anniversario delle polemiche a partire da quello sul museo della memoria e sulle lungaggini per la ricostruzione.
    Politici esclusi dalle commemorazioni e molti problemi ancora da risolvere: undici anni dopo l'attacco alle Twin Towers, il tradizionale anniversario negli Usa è giunto pieno di polemiche. A partire dallo scontro in corso sul museo di Ground Zero, ancora un cantiere a cielo aperto dopo oltre un decennio. Per non parlare del numero dei morti, in continuo aumento, specie fra gli "eroici" pompieri che lavorarono per giorni fra le macerie delle torri. Un clima tutt'altro che sereno che ha spinto le famiglie delle vittime a chiedere, per la prima volta, che alle commemorazioni non vi siano discorsi politici.
    Un minuto di silenzio
    La cerimonia a Ground Zero, dove si schiantò uno degli aerei dirottati da al Qaeda, abbattendo le due Torri Gemelle, è iniziata con un minuto di silenzio. La commemorazione è proseguita poi con la lettura dei 3mila nomi delle vittime. Anche il presidente Barack Obama ha ricordato gli attentati dell'11 settembre con un minuto di raccoglimento alla Casa Bianca. Accanto a lui, nel giardino della residenza presidenziale, la First Lady Michelle, e lo staff. Anche la Borsa di Wall Street ha osservato un minuto di silenzio. Per l'occasione è stata sospesa la campagna elettorale.
    Obama: "Nostra guerra contro Al Qaeda, non contro l'Islam"
    Obama e la First Lady si sono poi recati al Pentagono, dove è caduto il terzo aereo. "La nostra guerra è contro Al Qaeda, contro i suoi affiliati e non contro l'Islam o contro altre religioni", ha chiarito nel suo discorso il presidente. Obama ha aggiunto che l'"eredità dell'attacco è un mondo più sicuro, una nazione più forte e più rispettata nel mondo e un popolo più unito che mai". Il presidente ha ricordato che gli Stati Uniti hanno decimato il vertice di Al Qaeda, "gettando le basi per la sua sconfitta" e "grazie al coraggio e alla capacità dei nostri uomini dell'intelligence e delle forze armate, Osama Bin Laden non tornerà più a minacciarci".
    Il ritardo per il museo
    Ma a tenere banco sono soprattutto le polemiche per i ritardi nel completamento del museo di Ground Zero, la cui inaugurazione era prevista l'anno scorso ed è stato posticipata al 2013. La costruzione è stata sospesa per un dissidio tra la Fondazione del Memoriale e del Museo dell'11 settembre e le autorità di New York. Sulla realizzazione del museo, il sindaco della Grande Mela, Micheal Bloomberg, e il governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, si sono scontrati per questioni di competenze delle rispettive amministrazioni mentre i costi della ricostruzione del sito continuano a crescere: dagli 11 miliardi di dollari del 2008 ai 15 attuali.
    Lo straziante biglietto di 12 vittime
    "84esimo piano. Ufficio Ovest. 12 persone intrappolate": oltre un decennio dopo le stragi una vedova dell'11 settembre ha accettato di esporre nel museo delle Twin Towers a New York un bigliettino insanguinato scritto a mano da suo marito che rivela gli ultimi momenti dell'uomo nelle Torri Gemelle in fiamme. Denise Scott e le sue tre figlie avevano per anni creduto che Randy, il rispettivo marito e padre, fosse morto sul colpo quando United Airlines 175, il secondo aereo dei kamikaze di Al Qaeda, aveva colpito la Torre Sud del World Trade Center. Tutto è cambiato quando le Scott si sono viste recapitare dal medico legale il bigliettino, attribuito a Rusty per via del Dna del sangue rimasto sul foglietto. "Ho passato dieci anni sperando che non avesse sofferto. Questo è un indicibile orrore", ha detto allo Stanford Advocate di Stanford (Connecticut) Denise alla vigilia dell'anniversario delle stragi.

    Il biglietto era stato trasportato dal vento poco prima del crollo del grattacielo. Finito nelle mani di un sorvegliante della Federal Reserve di New York era rimasto nei caveau della banca che l'aveva poi consegnato al museo dell'11 settembre dove gli esperti di medicina legale ne hanno identificato l'autore. Rusty Scott, 48 anni, era al lavoro negli uffici di Euro Brokers al World Trade Center quando aveva telefonato alla moglie per farle sapere che una delle Twin Towers erano state colpite da un aereo. E' morto coi suoi colleghi nel crollo del grattacielo, il primo delle Twin Towers a finire al suolo.

     
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